Un parto traumatico non è sempre una questione di vita o di morte, ma può essere caratterizzato da avvenimenti inaspettati: interventi di tipo strumentale, un cesareo di urgenza, da una nascita prematura, da sentimenti di inadeguatezza, dalla sensazione di non aver ricevuto il sostegno adeguato, dalla paura costante per quello che si stava vivendo, dalle aspettative deluse. Pertanto è importante notare che alcune donne possono vivere un grave disagio emotivo dopo un parto traumatico, sebbene non abbiano riportato lesioni fisiche né loro né il loro bambino.
Il PTSD post parto si presenta in seguito ad un vissuto di parto traumatico ed ha alcuni sintomi in comune con la depressione post parto per questo il riconoscimento non è sempre immediato. A volte i due disturbi potrebbero essere concomitanti. Per poter dare un nome a quello che stai vivendo con certezza, è sempre meglio rivolgersi ad un professionista che potrà farti una diagnosi appropriata e consigliarti il miglior percorso da seguire per sentirti meglio.
I sintomi che più frequentemente si rilevano in presenza di un Disturbo Post Traumatico da Stress post parto sono:
- flashback o ricordi indesiderati relativi all’evento nascita
- sentimenti di fallimento
- sentimenti di rabbia
- disturbi del sonno
- scarsa concentrazione
- ipervigilanza o intensa preoccupazione per la salute del bambino
- mancanza di fiducia verso sé stessi e verso gli altri
- evitamento degli stimoli associati all’evento traumatico come persone o luoghi
La seduta di psicoterapia avviene in un orario e in un giorno stabilito. Dura 50 minuti.
Durante i 50 minuti il paziente può utilizzare il tempo parlando di qualsiasi argomento lui voglia affrontare.
La durata di una psicoterapia è variabile. Non si può stabilire a priori quanto durerà un trattamento psicoterapeutico perché entrano in gioco nel processo di cura variabile soggettive della persona e specifiche della relazione terapeuta-paziente.
La terapia si può interrompere in qualsiasi momento, al fine di beneficiare al meglio del lavoro svolto il terapeuta proporrà uno o due incontri di chiusura finalizzati alla sintesi del lavoro svolto.
Non tutti gli psicoterapeuti utilizzano il lettino e comunque è una decisione che terapeuta e paziente possono discutere insieme.
La psicoterapia è un percorso di crescita personale basato sulla relazione che si instaura tra psicoterapeuta e paziente.
In genere è previsto un incontro a settimana. Nel caso in cui il terapeuta lo ritenesse più efficace ai fini del trattamento può concordare con il paziente due incontri settimanali.
Possiamo capire insieme se il percorso che ti serve in questo momento della tua vita è quello di una psicoterapia. Prima di intraprendere un percorso psicoterapeutico sono previsti 3 colloqui volti ad indagare le motivazioni relative alla richiesta di aiuto. In seguito insieme decideremo se proseguire il lavoro e in che modo.
La durata del trattamento DSA è variabile. Si procede per obiettivi e periodicamente si verificano i risultati raggiunti. Questa verifica è utile per monitorare il lavoro svolto e in caso per stabilire nuovi obiettivi o interrompere il trattamento.
Il trattamento di un disturbo specifico di apprendimento deve essere programmato tenendo conto delle difficoltà specifiche del singolo bambino, dell’età e della classe frequentata. Si parla di un trattamento individualizzato con obiettivi specifici.
Il PDP è il Piano Didattico Personalizzato, previsto dalla legge 170/2010 e nel decreto attuativo 5669/2011. Serve a garantire il diritto allo studio di alunni e studenti con DSA.
La diagnosi di DSA, per avere validità ai fini di un PDP, deve delle caratteristiche ben precise:
- deve includere l’esatta dicitura dei disturbi che il bambino presenta (dislessia, disgrafia, disortografia, discalculia), i punteggi ottenuti dal bambino ai test di valutazione;
- deve elencare gli strumenti compensativi e le misure dispensative di cui il bambino ha bisogno.
La diagnosi di DSA può essere fatta a partire dalla fine della seconda elementare.
Esistono tre categorie di disturbi del sonno:
- Parasonnie: incubi, terrori notturni, sonnambulismo, ecc…
- Disturbi associati a patologie mediche e psichiatriche
- Dissonnie: tempi lunghi per addormentarsi la sera, risvegli notturni frequenti
La consulenza sul sonno dei neonati si occupa delle dissonie.
La consulenza ha una durata variabile in genere gli incontri possono variare da 3 a 5
La consulenza sul sonno si può richiedere non prima dei 4 mesi di vita. Prima si può fare prevenzione e sostenere i genitori fino ai 3 anni.
Si può parlare di disturbo del sonno in un bambino, quando il problema si presenta per più di tre notti a settimana e dura da oltre un mese.
È un percorso formativo che parte dall’esperienza genitoriale attuale e, attraverso il raggiungimento di obiettivi stabiliti e condivisi, opera un cambiamento.
Il percorso permette di aiutare i genitori a prendere consapevolezza di quale sia per loro il modo più giusto di agire e li aiuta a seguirlo.
Il massaggio è
- ideale per sostenere, proteggere e stimolare la crescita e la salute del nostro bambino
- un mezzo privilegiato per comunicare ed essere in contatto con lui.
- importante per uno sviluppo armonico, facilitato dal contatto e dalla relazione profonda con i propri genitori.
La consulente alla pari in allattamento non è una figura sanitaria, è una mamma con esperienza di allattamento e una formazione specifica ottenuta tramite corsi organizzati da professionisti del settore che seguono il modello OMS/UNICEF. La consulente alla pari in allattamento mette a disposizione delle altre mamme la sua esperienza e le sue conoscenze in un clima paritario e di confidenza.
Le motivazioni possono essere varie. Lo psicologo perinatale è un professionista con una formazione specifica che si occupa di diversi aspetti che ruotano intorno alla nascita.
Per esempio si può chiedere aiuto ad uno psicologo perinatale in caso di ansia e paure legate alla gravidanza e al parto, oppure per farsi sostenere nei momenti successivi alla nascita in cui si sperimenta una fragilità elevata. La consulenza di uno psicologo perinatale riguarda tutti quegli aspetti emotivi che caratterizzano il delicato periodo della nascita sostenendo le mamme e le famiglie in questo percorso di grandi cambiamenti.
Con il gruppo di lavoro sulla salute perinatale dell’Ordine degli Psicologi del Lazio si è giunti alla seguente definizione di psicologia perinatale:
La Psicologia Perinatale è quella branca della Psicologia che va dal preconcepimento al primo anno di vita del bambino e ha come oggetto di studio:
- Lo sviluppo della progettualità generativa e genitoriale e l’acquisizione delle capacità psichiche necessarie alla coppia genitoriale per garantire la salute, fisica e mentale, del futuro individuo;
- La complessità dei processi di sviluppo del feto, del neonato e del bambino nei suoi aspetti psicobiologici e relazionali;
- Le dinamiche intrapsichiche e interpersonali della famiglia nucleare ed estesa.